L’Empolese Runs in The World

Appuntamento stesso posto stessa ora, 22.30 parcheggio Centro Commerciale, poco dopo le dieci prime telefonate, capitano ma è qui il ritrovo perché non c’è ancora nessun tranquillo sto arrivando, in pochi minuti le macchine arrivano una dietro l’altra accompagnati da valige borse e soprattutto cuscini ciabatte e la classica copertina di Linus per farci compagnia durante la notte, l’entusiasmo come il solito è alle stelle i rituali saluti la solita pacca sulle spalle, e vai si riparte, ci guardiamo in torno, Spugna mi fa notare che manca qualcosa, “il pullman”, infatti, era già da tempo ad aspettarci ma da un’altra parte, chiarito l’inghippo eccolo, tutti sopra, e via, si parte destinazione Budapest, ma non è di questo che vi voglio parlare.

Prima mattina dopo qualche sosta e sonnellini vari arriviamo come da copione all’appuntamento con la nostra guida che ci accompagnerà per due giorni per farci scoprire e ammirare le bellezze di Budapest, la capitale dell’Ungheria, è considerata da tutti la perla del Danubio sia per i suoi tesori artistici che, soprattutto, per i suoi romantici paesaggi sul fiume che la attraversa,l’incantevole Danubio, con i suoi meravigliosi ponti, è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unescu,….. ma non è di questo che vi volevo parlare.

Prima tappa ritiro dei pastorali, come li ha chiamati la guida facendo scoppiare tutto il gruppo in una grossa risata, il village marathon è ancora in fase di ultimazione poca gente al ritiro dei pettorali, uno sguardo al pacco gara, i soliti commenti sulla simpatica maglietta tecnica un veloce sguardo ai pochi stand già operativi, uscendo ci troviamo difronte alla grande piazza Hősök tere (Piazza degli Eroi), dove lì è già pronto ad attenderci il finish, è sempre un’emozione avvicinarsi a quella linea che con tanto impegno, fatica, sudore, ma con grande emozione finalmente passeremo,…  ma non è di questo che volevo parlarvi.

Si avvicina il gran giorno, la cena del Sabato, ognuno di noi come al solito cerca di consumare tutto quello che pensiamo può esserci utile durante la corsa, è giù carboidrati, piuttosto di proteine, frutta, rigorosamente acqua, diamo un occhio agli altri, che domani correranno come noi per spiare cosa mangiano, poi va a finire come sempre che in fondo in fondo non cambiamo nulla o poco di quello che siamo abituati a mangiare; e tutti diciamo la stessa cosa; domani sera però, ti faccio vedere alla cena della medaglia. Finita la cena facciamo due passi fuori per le vie di Budapest e poi via a preparare minuziosamente abbigliamento e tutti i particolari per la corsa,… ma non è di questo che volevo parlarvi.

Il gran momento si avvicina, ore 6.30, già al tavolo a fare una ricca e abbondante colazione, il morale è alto adrenalina alle stelle, il solito saluto agli accompagnatori con foto di rito con l’immancabile striscione “ la Podistica Empolese c’è” e via verso la partenza, visto la meravigliosa giornata di sole decidiamo di andare a piedi approfittando per fare riscaldamento, eccoci, ormai ci siamo ogni volta e la stessa cosa, la tensione prende il sopravvento sull’emozione, un’emozione questa volta per me doppia visto che per la prima volta al via un altro componente della tua famiglia è lì, un abbraccio e un in bocca al lupo a mia figlia Martina,che si sta avvicinando in punta di piedi alle corse, l’attesa gioca brutti scherzi per alcuni di noi ma fortunatamente è lì Mimmo, che con la sua spensieratezza e allegria tiene alto il morale. Il mitico sparo rompe tutte le paure e sensazioni, via, la mente si libera, ed entra nel mondo magico della corsa passo dopo passo fino al traguardo,….. ma non è di questo che volevo parlarvi.

Finita la corsa comincia la ricerca dei nostri compagni di avventura per sapere come è andata, e immancabilmente tutti provati ma soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare.  La cena della medaglia momento magico tutti in allegria per parlare ognuno di noi della nostra corsa e scambiarsi aneddoti e situazioni particolare della gara appena finita. Per chiudere un’altra avventura indimenticabile non può mancare il consueto brindisi alla medaglia con il solito abbondante boccale di birra fresca e spumeggiante,….. ma non è di questo che volevo parlarvi.

Volevo parlarvi della nostra società che ormai da ben trent’anni che con impegno e serietà riesce a tenere insieme un gruppo sempre più numeroso di ragazzi, più o meno grandi, a condividere e amare questo meraviglioso sport che con impegno passione e sacrificio ogni domenica sono presenti sulle strade del territorio e non solo, partecipando a manifestazioni di prestigio nel nostro circondario, in Italia in Europa e nel mondo, “l’Empolese Runs in The World”.

Un’altra pagina scritta sul libro della podistica Empolese, libro che racchiude tutte le più belle storie di un gruppo fantastico.

Alla prossima amici

Podistica Empolese “Runs in The World”