Ogni maratona è di Km 42,195…. ma non è mai uguale.

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Domenica il nostro gruppo era tra gli oltre ottomila partecipanti alla Firenze Marathon la corsa più importante nel nostro circondario, dove da tutte le parti del mondo atleti si confrontano in questa meravigliosa impresa.

Il rituale è sempre lo stesso già da giorni prima del grande appuntamento incominciano le solite telefonate di sempre tra di noi, oggi quanto fai, domenica quanti chilometri hai fatto, ma in questi giorni che cosa mangi, il tempo non promette bene, e così via, dentro di te sei sicuro di aver fatto tutto al meglio ti sei messo alle spalle i soliti lunghi più o meno impegnativi magari hai preferito iscriverti a una gara con quelle distanze che la tabella ti chiede, in gara sei più stimolato a far bene mentre in allenamento non riesci mai a dare il massimo come vorresti.

Arriva il Sabato insieme agli amici di avventura il solito appuntamento al Firenze Marathon Expò per finalmente prendere quel sospirato numero che l’indomani appenderai con cura alla maglietta e lo porterai fiero per le vie della tua città.

Solito giro di rito un’occhiata agli espositori ma soprattutto una borsata di dépliant di corse sparse per ogni città e parte del mondo, la frase è sempre la stessa “questa la dobbiamo fare”, infine ti rendi conto che alla fine qualche giorno durante l’anno ti rimane anche per lavorare.

Finalmente arriva il giorno, sveglia di buona ora, anche se non sei riuscito a riposare tranquillo, ricca colazione facendo attenzione a non esagerare e soprattutto non uscire dalle abitudini, appuntamento con gli altri del gruppo al solito appuntamento, e via partenza per il grande momento. I chilometri che ci dividono da Firenze servono per smorzare quella giusta tensione prima della gara che è in ognuno di noi.

Parcheggiamo, e ci avviciniamo verso la partenza non molto distante da noi e con Andrea, Simone, Guido, Paolo, Elisa al suo debutto per la grande distanza, preoccupata, ma carica di adrenalina, e soprattutto l’onnipresente Gennaro.

Durante la consegna delle sacche il gruppo si separa ognuno si trova nel suo posto di partenza con attorno a se tanta gente che non conosci, ma tutti lì per la stessa cosa, la stessa sfida contro te stesso cercando di dare il meglio e di migliorarti, finalmente lo sparo tanto atteso, via si parte, il calore della gente che è ai lati, gli amici che ti aspettano nei punti strategici per incitarti con tifo da stadio, e ti accompagnano per un tratto dandoti conforto e sicurezza, aiutandoti a finire ancora una volta questa emozionante avventura.

Solo poche centinaia di metri ti dividono dalla linea del Finisch, e sei lì a raccogliere le ultime briciole per andare avanti, una voce dal pubblico “vai, vai Luciano è finita, grande”, la voce di Gennaro impagabile riesce a farti trovare quelle forze che non sapevi più di avere, e correre gli ultimi metri con il cuore che ti esplode dalla fatica, ma soprattutto dalla felicità.

Grazie Andrea P, Paolo G, Simone, Massimo, Andrea B, Elisa, Guido, Dario, Paolo P, Matteo, Marco, Paolo C, di aver condiviso con me questa bella giornata di puro e sano divertimento.

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